Come scegliere il pellet?

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Le stufe a pellet, sono fonti di calore ed elementi d’arredo ormai diffusissimi nelle case degli italiani.
Adatte al riscaldamento di ambienti di varie dimensioni, grazie ad un alto potere calorifico (superiore a quello delle stufe a legna tradizionali), generano pochissima cenere facilitandone la pulizia; ideali per coloro che passano le giornate fuori casa, poiché dotate di programmazione oraria, regolazione di fiamma e un sistema automatizzato che permette di non caricare continuamente il pellet, si sono rivelate una valida alternativa alle stufe/camini a legna.
L’ampia diffusione di questo sistema però ha portato alla produzione di diverse tipologie di combustibile (pellet) rendendo la scelta decisamente più complessa.

Ecco quindi qualche consiglio su come scegliere il pellet ideale per la vostra stufa.

6 sono le informazioni che dovrete cercare sull’etichetta della confezione:

  1. il tipo di legna
  2. l’anno di produzione
  3. la sua provenienza
  4. il potere calorifico
  5. eventuali resti di cenere e altre sostanze
  6. la percentuale di umidità

Nello specifico, il pellet migliore è quello che si ottiene dal legno vergine del faggio e dell’abete, ma anche quello ottenuto da alberi di latifoglie o realizzati mischiando diverse tipologie di legna non sono male.
Alcuni combustibili poi vengono realizzati con biomasse di origine diversa, come la segatura mischiata a scarti di mais, ma secondo gli esperti sarebbe bene usarli solo nelle grandi caldaie e non nelle stufette domestiche a causa dell’alta produzione di cenere, ragione di maggiore sporcizia nel braciere e nella canna fumaria.

Non fate caso al colore, ma alla consistenza.
Cercate di fare attenzione alla di polvere nel sacco, poiché se presente in quantità eccessiva indica un’alta probabilità di sgretolamento del combustibile e di conseguenza la bassa qualità del prodotto.

Un altro trucchetto facile e veloce utilizzato per capire se il pellet è di buona qualità o meno è quello di immergerne un po’ in una ciotola d’acqua e se affonda va bene, se galleggia meglio lasciar perdere.

Altre caratteristiche importanti da tenere presente sono un basso tasso di umidità e la presenza di segatura, un potere calorifico maggiore di 5 KWh/Kg e cenere residua minore dell’1%.

Ricordatevi poi di conservare il vostro pellet in ambienti asciutti e ventilati, di appoggiare i vostri sacchi su ripiani o pallet e non per terra, di appenderli al muro solo interponendo un isolante poichè un pellet umido brucia più difficilmente e sprigiona meno energia termica di un pellet asciutto.
Vi basterà seguire questi semplici consigli per guadagnarci in salute e risparmio economico.

Venite a trovarci per rifornirvi di pellet di ottima qualità.